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6 falsi miti dell’alimentazione Vegana

  • SR
  • 31 gen
  • Tempo di lettura: 3 min

I falsi miti dell'alimentazione vegana (sustainability edition)
I falsi miti dell'alimentazione vegana (sustainability edition)


Oggi finisce Veganuary (Vegano + January - gennaio), il mese dedicato alla dieta vegana. Ogni anno inizia con i buoni propositi e, per molti, significa anche iniziare una dieta a base vegetale. Le motivazioni che spingono a modificare le proprie abitudini alimentari possono essere diverse: molti lo fanno per evitare sofferenze agli animali, perché considerano la dieta vegetale più salutare e altri per avere un impatto minore sull’ambiente. Si sa, diventare vegani significa affrontare molte sfide che riguardano non solo i cambiamenti di abitudine, ma anche doversi destreggiare tra critiche e falsi miti. 


Oltre alle critiche relative all’alimentazione (“Non assumi abbastanza proteine” e “Non è una dieta equilibrata” come esempi più comuni), ce ne sono altre relative all’impatto ambientale. 

Potevamo forse focalizzarci su altro? Assolutamente no e infatti ecco qui 5 falsi miti sull’alimentazione vegana (sustainability edition).


  1. La soia che mangiano i vegani contribuisce alla deforestazione


Falso: I tre quarti della soia coltivata globalmente è destinata all’alimentazione animale e non ai vegani. Negli ultimi 50 anni la coltivazione di soia è aumentata a dismisura, ma a causa dell’aumento della produzione di carne.


  1. Se diventassimo tutti vegani troppe persone perderebbero il lavoro


Falso: Se da un lato molte aziende legate all’industria della carne chiuderebbero, dall’altro molte altre sorgerebbero per la produzione di cibo plant-based. Inoltre, esistono specifici programmi che aiutano le aziende dell’industria della carne a convertire gradualmente la propria produzione a cibi a base vegetale)


  1. La dieta vegana è più inquinante


Falso: L’allevamento di animali a scopo alimentare, inclusa la produzione di mangime,  contribuisce al 57% delle emissioni totali legate alla produzione alimentare, mentre il 29% proviene dalla coltivazione di alimenti di origine vegetale.


  1. Non c’è abbastanza terra per produrre cibo vegano per tutti


Falso: La maggior parte (80%) dei terreni utilizzati per l’agricoltura serve per la produzione di mangimi. Se consumassimo meno carne e meno prodotti caseari, useremmo quei terreni per la coltivazione di alimenti per umani.


  1. La dieta vegana è dannosa per la biodiversità

Falso: La dieta vegana può aiutare a preservare la biodiversità riducendo la pressione sull'ecosistema causata dall'allevamento intensivo e dalla monocultura per il mangime animale.


  1. Molti alimenti vegani vengono importati da Paesi lontani, con danni sull’ambiente

Falso: In generale, l’impatto delle importazioni è inferiore rispetto alle emissioni legate all’allevamento animale. Inoltre, questi alimenti non sono alla base dell’alimentazione vegetale e quindi non sono per forza necessari.


Insomma, i miti dell’alimentazione vegana sono parecchi e iniziare questa dieta può essere difficile, ma con i giusti accorgimenti nulla è impossibile. La dieta vegana ha sicuramente un impatto meno negativo non solo sugli animali, ma anche sull’ambiente che ci circonda.


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