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Le novità introdotte dal pacchetto Omnibus: cosa cambia per la Tassonomia?

  • SR
  • 2 lug
  • Tempo di lettura: 2 min
Le novità introdotte dal pacchetto Omnibus: cosa cambia per la Tassonomia?
Le novità introdotte dal pacchetto Omnibus: cosa cambia per la Tassonomia?

Nel 2025 la Commissione Europea ha proposto il primo pacchetto di semplificazione noto come Omnibus, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi legati alla rendicontazione di sostenibilità e aumentare la competitività delle imprese europee. Questo intervento ha toccato anche la Tassonomia Europea, introducendo modifiche importanti da conoscere, soprattutto per le aziende e gli investitori che basano le proprie decisioni su criteri di sostenibilità.

Ma cosa cambia concretamente?


1. Soglia di applicazione più alta

Uno dei cambiamenti principali riguarda le imprese soggette all’obbligo di rendicontazione secondo la Tassonomia. Se prima la soglia era fissata a 250 dipendenti, ora la proposta prevede che solo le aziende con oltre 1.000 dipendenti e più di 450 milioni di euro di fatturato siano obbligate a comunicare i dati allineati alla Tassonomia. Un cambiamento che riduce significativamente il numero di imprese coinvolte.


2. Soglia di materialità del 10%

Un'altra novità rilevante è l’introduzione di una soglia di materialità del 10%. In pratica, se le attività economiche allineate alla Tassonomia (in termini di ricavi, CapEx o Opex) rappresentano meno del 10% del totale, le aziende potranno considerarle "non materiali" e quindi non saranno obbligate a riportarle. Una semplificazione pensata per alleggerire il carico di rendicontazione, soprattutto per le imprese con attività marginalmente rilevanti ai fini della Tassonomia.


3. Opex: KPI volontario

Il pacchetto Omnibus propone anche che l’indicatore Opex (spese operative allineate alla Tassonomia) diventi volontario. In passato, questo KPI ha creato non pochi problemi interpretativi per le imprese, con approcci di calcolo molto diversi tra loro. Rimuoverne l’obbligatorietà mira a migliorare l’uniformità e la confrontabilità delle informazioni, anche se rimane l’obbligo di valutare se le Opex allineate superano o meno il 25% del fatturato prima di decidere se escluderle dal reporting.


4. Modello unico per la rendicontazione

Per semplificare ulteriormente, la Commissione ha proposto l’introduzione di un modello unico di rendicontazione che unifichi la comunicazione su ricavi, CapEx e Opex allineati alla Tassonomia. Questo nuovo formato dovrebbe sostituire le tabelle separate finora utilizzate, rendendo il reporting più lineare e coerente.


5. Possibilità di rendicontazione parziale

Infine, si parla anche della possibilità per le aziende di effettuare una rendicontazione parzialmente allineata alla Tassonomia, per valorizzare i progressi graduali nella transizione sostenibile. Anche se i dettagli tecnici di questa opzione sono ancora in fase di definizione, rappresenta un segnale positivo verso un approccio più flessibile e inclusivo.


Quali sono le implicazioni?

Le modifiche proposte nel pacchetto Omnibus rappresentano un cambio di passo. Da un lato, semplificano il quadro normativo e riducono gli obblighi per molte imprese, in particolare PMI. Dall’altro, però, rischiano di compromettere la disponibilità e la qualità dei dati sulla sostenibilità, proprio nel momento in cui strumenti come la Tassonomia stanno diventando centrali per gli investimenti green e per l’attuazione del Green Deal europeo.

Va comunque sottolineato che si tratta ancora di proposte: il testo dovrà essere approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio prima di entrare in vigore. Sarà fondamentale monitorare l’evoluzione del pacchetto Omnibus per capire quale forma definitiva assumeranno queste modifiche.

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