Leonardo pubblica "Sustainability in Action 2025": perchè avere una roadmap è fondamentale?
- SR
- 5 ago
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Leonardo S.p.A. è una multinazionale italiana leader nei settori aerospaziale, difesa e sicurezza. Con sede a Roma e oltre 50.000 dipendenti nel mondo, è partecipata al 30 % dallo Stato italiano e figura tra i principali contractor globali del comparto.
Nel luglio 2025, l’azienda ha pubblicato il documento “Sustainability in Action 2025”, accompagnato dal suo Transition Plan – Sustainable Value Creation, che delineano una roadmap chiara e dettagliata per integrare la sostenibilità nella strategia industriale .
Che cos’è “Sustainability in Action 2025”?
Si tratta di un piano strategico con obiettivi misurabili e azioni concrete, articolato su quattro dimensioni ESG (People, Prosperity, Governance, Planet), fortemente interconnesse con il più ampio Industrial Plan 2025–2029. La sua pubblicazione rappresenta un’accelerazione formale dell’impegno di Leonardo verso un modello di business sostenibile e resiliente.
Il piano tocca tutte le fasi della catena del valore — dalla R&S alla produzione, alla supply chain fino all’utilizzo prodotto e all’impatto sociale sul territorio — includendo tematiche di governance responsabile, azioni climatiche, decarbonizzazione, economia circolare, tutela biodiversità, inclusione e innovazione sociale.
Perché è importante avere una roadmap di sostenibilità
Trasparenza e credibilità: Una roadmap con obiettivi chiari — convalidati dalla Science Based Targets initiative (SBTi): Consente di dimostrare progressi e responsabilità in modo verificabile, sia all’interno che verso stakeholder esterni.
Allineamento strategico: Legando la sostenibilità al core business, la roadmap assicura che gli investimenti e l’innovazione vadano nella direzione della decarbonizzazione, digitalizzazione ed economia circolare, rafforzando sia la performance operativa sia quella ESG.
Gestione del rischio: Identificando double materiality (impatto doppio, ambientale e finanziario), Leonardo è in grado di pianificare la mitigazione di rischi emergenti legati al clima, alla compliance normativa e all’attrattività degli investitori.
Coinvolgimento stakeholder e fornitori: Il piano prevede il coinvolgimento attivo dei fornitori — con formazione su ESG e target di decarbonizzazione predeterminati a livello di supply chain — e il dialogo continuo con dipendenti, investitori, istituzioni e comunità locali.
Punti chiave della roadmap
Decarbonizzazione validata dalla SBTi: riduzione dei target Scope 1 e 2 al 2030 al di sotto della soglia 1,5 °C, con coinvolgimento del 58 % dei fornitori sulle emissioni entro il 2028.
Governance ESG integrata: comitati dedicati mensili, incentivi legati agli obiettivi ESG — come inclusione STEM, riduzione incidenti sul lavoro, performance SBTi e presenza nell'indice Dow Jones di sostenibilità.
Stories di innovazione sociale: ad esempio, progetti STEMLab per le scuole, programmi di inclusione e comunità “Ad Astra Costellazione Leonardo” pensati per promuovere la diversità e l’impronta sociale positiva del Gruppo.
Economia circolare e tutela delle risorse: nell’ottica di decoupling tra crescita economica e uso delle risorse, il piano mira a diffondere la circolarità nei processi industriali e logistici del Gruppo.
Implicazioni per ESG specialist e manager
Per professionisti ESG, questo piano rappresenta un modello di governance strutturata applicabile anche ad altri contesti industriali:
Benchmark di sistema integrato: combinazione tra industrial plan e piano sostenibilità.
Metrica e accountability: trasparenza su indicatori chiave e responsabilità (ad esempio, incentivi legati all’efficienza energetica o inclusione STEM).
Supply chain management avanzato: formazione e target obbligatori per i fornitori rendono la sostenibilità non solo interna, ma estesa all'intera catena del valore.
Doppia dimensione del valore: equilibrio tra performance finanziaria e impatto ambientale-sociale.
“Sustainability in Action 2025” consolida l’evoluzione di Leonardo verso un ruolo di leadership globale non solo tecnologica, ma anche etica. La roadmap pubblicata — con target validati da SBTi, governance ESG integrata, monitoraggio dati avanzato e coinvolgimento stakeholder strutturale — costituisce un esempio di best practice per aziende confrontate con la transizione verso modelli sostenibili.
L’approccio di Leonardo è emblematico: definire una roadmap ben strutturata significa tradurre impegno ESG in decisioni strategiche operative, creando valore durevole e robusto nel tempo.
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