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Smartphone più sostenibili: l’UE introduce l’etichetta energetica

  • SR
  • 14 lug
  • Tempo di lettura: 2 min
Smartphone più sostenibili: l’UE introduce l’etichetta energetica
Smartphone più sostenibili: l’UE introduce l’etichetta energetica

Dal 20 giugno 2025 è entrata ufficialmente in vigore in tutta l’Unione Europea un nuovo sistema di etichettatura grafica per smartphone e tablet, simile a quella già nota per gli elettrodomestici. Ma qui il focus si sposta su quattro pilastri fondamentali della sostenibilità elettronica: efficienza energetica, riparabilità, robustezza e durata della batteria.

Questa novità segna una svolta importante per il mercato tech europeo, sempre più impegnato nella transizione ecologica e nella promozione dell’economia circolare.


Un’etichetta per consumatori e ambiente

L’etichetta grafica – a colori, ben visibile sulla confezione o online – offrirà un punteggio da A a G per ciascuna delle seguenti categorie:

  • Efficienza energetica: valutata in base ai consumi energetici in standby e durante l’uso.

  • Riparabilità: calcolata in base alla disponibilità dei pezzi di ricambio, facilità di smontaggio, presenza di manuali tecnici e durata del supporto software.

  • Robustezza: misura la resistenza a urti, cadute e all’acqua, secondo test standardizzati.

  • Durata della batteria: considera il numero di cicli di ricarica garantiti e la capacità di mantenimento della carica nel tempo.

L’obiettivo è duplice: informare i consumatori in modo trasparente sulle caratteristiche ambientali del prodotto e stimolare i produttori a migliorare la sostenibilità dei propri dispositivi in fase di progettazione.


Un passo concreto verso l’economia circolare

Gli smartphone sono tra i prodotti con il ciclo di vita più breve e con maggiore impatto ambientale: estrazione di terre rare, processi di produzione ad alta intensità energetica, difficoltà di riciclo e rapido invecchiamento software. Secondo la Commissione Europea, prolungare la vita media di uno smartphone di 5 anni eviterebbe l’emissione di quasi 10 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno a livello europeo.

Questa etichetta si inserisce nel Green Deal europeo e nella strategia UE per la sovranità digitale e la riduzione della dipendenza da materie prime critiche. È anche una risposta alle richieste crescenti di trasparenza e responsabilità sociale da parte dei cittadini europei.


Implicazioni per produttori e distributori

Le aziende produttrici avranno l’obbligo di fornire le informazioni necessarie affinché il dispositivo possa ottenere l’etichetta. In mancanza, il prodotto sarà penalizzato in termini di visibilità e vendibilità nel mercato europeo.

L’etichetta è obbligatoria per tutti i modelli immessi sul mercato dopo il 20 giugno 2025. I rivenditori hanno l’obbligo di esporla chiaramente sia nei negozi fisici sia sulle piattaforme di e-commerce.

Per i produttori più virtuosi, l’etichetta diventa anche uno strumento di marketing sostenibile: un punteggio alto in riparabilità o durata della batteria può diventare un vantaggio competitivo in un mercato sempre più attento ai valori ESG.


Verso una cultura della tecnologia responsabile

Questa misura è un segnale importante: l’era della tecnologia “usa e getta” è al tramonto. L’Europa punta ora a una tecnologia “durevole, riparabile e trasparente”. Il nuovo sistema di etichettatura sposta l’attenzione dalla sola performance tecnica al valore ambientale del prodotto.

Si tratta, in definitiva, di un passo verso una cittadinanza digitale consapevole, in cui il consumatore ha gli strumenti per fare scelte informate e le aziende sono incentivate ad adottare pratiche più etiche e sostenibili.


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