Tassonomia Europea: cos'è e qual è il suo obiettivo?
- SR
- 30 giu
- Tempo di lettura: 3 min

Può essere complicato capire se un’azienda è veramente sostenibile o se sta comunicando in modo sbagliato di esserlo quando in realtà non lo è. Per aiutarti in questo contesto tanto difficile è intervenuta l’Unione Europea tramite la Tassonomia Europea. Si tratta di uno strumento fondamentale, una sorta di bussola orientativa per comprendere quando un’attività è sostenibile o meno. Questa volta il criterio di classificazione non nasce basandosi contemporaneamente su tutti i pilastri ESG (Ambiente, Sociale e Governance), ma focalizzandosi solamente sull’aspetto ambientale. Ma andiamo con ordine: cos'è la Tassonomia e come può fare la differenza?
Cos'è la Tassonomia Europea?
La Tassonomia Europea è un sistema di classificazione (una sorta di grande catalogo), creato dall'Unione Europea per determinare quali attività economiche possano essere considerate sostenibili.
La tassonomia si basa su un insieme di criteri tecnici che, se rispettati, possono permettere di applicare il bollino di attività sostenibile. Un aspetto fondamentale nella scelta di un'Europa più green in cui anche l’economia deve ridurre il proprio impatto ambientale.
La Tassonomia è stata introdotta con il Regolamento UE 2020/852, che si basa su criteri e dati scientifici, come quelli forniti dal Technical Expert Group on Sustainable Finance (TEG).
Il grande obiettivo: sostenibilità a 360 gradi
L’obiettivo? Combattere il greenwashing e aiutare gli stakeholder, ma soprattutto investitori, a capire e determinare se un’attività sia realmente sostenibile. Ti starai chiedendo “ma perchè concentrarsi sugli investitori?” L’Unione Europea ha intrapreso un percorso di sostenibilità molto importante, rafforzato dall’approvazione del Green Deal.
Tuttavia, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi stabiliti i finanziamenti pubblici dell’UE non bastano e sono necessari anche ingenti investimenti privati. Per questo motivo è importante che gli investitori abbiano la possibilità di scegliere le attività più sostenibili, senza cadere nel tranello della falsa comunicazione di sostenibilità.
I sei obiettivi di sostenibilità ambientale
La Tassonomia ha individuato sei principali obiettivi su cui puntare:
Mitigazione del cambiamento climatico;
Adattamento al cambiamento climatico;
Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
Prevenzione e controllo dell’inquinamento;
Protezione della biodiversità e della salute degli ecosistemi.
Quali criteri per un’attività sostenibile?
Un’attività economica, per essere definita sostenibile, deve rispettare dei criteri:
Contribuire positivamente (e in modo sostanziale) ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali precedentemente citati;
Non causare impatti negativi su nessun altro obiettivo (DNSH- Do Not Significant Harm);
Essere condotta nel rispetto di garanzie sociali minime (per esempio, quelle previste dalle linee guida dell’OCSE e dai documenti delle Nazioni Unite come i diritti umani…).
In che modo influisce sull’azienda?
La Tassonomia Europea fornisce un sistema di classificazione delle attività sostenibili nei vari settori produttivi, creando una vera e propria bussola orientativa nelle scelte finanziarie. Per gli investitori è utile per indirizzarli verso un investimento che abbia realmente un impatto negativo limitato. Le società finanziarie devono pubblicare KPI che esprimano la percentuale di allineamento rispetto alla tassonomia.
Per le imprese, la Tassonomia è uno strumento utile per identificare attività sostenibili, implementare politiche interne adeguate e rendicontare adeguatamente queste informazioni. Le aziende soggette alla CSRD (ne parliamo qui) dovranno fare riferimento alla tassonomia. Ma in che modo? Pubblicando informazioni sulle quote di fatturato per prodotto o servizi allineati alla tassonomia, ovvero attraverso il calcolo di Opex, Capex e Turnover. Vediamo di cosa si tratta nello specifico:
Opex (Operational Expenditures): costi operativi necessari per il proseguimento dell’attività.
Capex (Capital Expenditures): spese in conto capitale, una sorta di spia della prospettiva di crescita dell’azienda sul lungo periodo.
Turnover: quota di ricavi provenienti da attività allineati alla tassonomia.
La Tassonomia Europea può essere considerata come un punto di svolta fondamentale nel percorso di sostenibilità dell’Unione Europea. Risponde, infatti, alla necessità di avere un sistema standardizzato di valutazione della sostenibilità, fondamentale per fare investimenti consapevoli che siano allineati agli obiettivi ambientali dell’UE. Avere strumenti chiari come la Tassonomia aiuta a fare scelte informate, promuovendo una transizione più rapida ed efficace verso un’economia più verde.
Nonostante ciò, il Pacchetto Omnibus ha comportato importanti modifiche che rischiano di minare la volontà di rendere più responsabili le imprese. Se vuoi sapere quali sono i cambiamenti previsti dalle recenti normative, puoi leggere l’articolo dedicato.
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